Un tuffo in Trebbia

6,00

Caratteristiche organolettiche

  • Aspetto visivo: Giallo paglierino tenue, limpido e consistente
  • Aspetto olfattivo: Fresco, intenso e agrumato, con piacevoli note vegetali
  • Aspetto gustativo: Secco, sapido, fresco ed equilibrato. Persistente e pieno in bocca. Spiccano sentori di pompelmo rosa e ananas.
  • Accostamenti: Si abbina con antipasti di pesce crudo, primi piatti di pesce e verdure, carni bianche, pizza.
  • Gradazione alcolica: 12% vol.
  • Servire a: 6° C
  • Residuo Zuccherino: 1,57 g/l
  • Disponibile in: Bottiglie 0,75 l
  • Prodotto da: Logo Civardi Racemus
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COD: 1001 Categoria:
Descrizione

Dati tecnici

  • Tipologia: Bianco fermo
  • Zona di produzione: Comune di Ziano Piacentino
  • Uve: Ortrugo, Müller Thurgau, Pinot Grigio in parti uguali
  • Resa in vigna: 90 quintali/ha
  • Vinificazione: in bianco con immediata separazione delle bucce, fermenta lentamente a temperatura controllata di circa 17° C fino alla trasformazione completa degli zuccheri in alcol. Al termine di un breve affinamento di cinque o sei mesi sulle fecce in vasche d’acciaio viene assemblato e imbottigliato.
  • Annata: 2024
Curiosità

La Malvasia Aromatica di Candia è un vitigno dalle origini antiche, la cui presenza in Emilia Romagna è attestata da secoli. Deve il nome al porto greco di Monemvasia, da cui pregiati vini prodotti a Creta partivano alla volta della Serenissima. Si trattava di uvaggi caratterizzati dalla tecnica dell’appassimento dei grappoli al sole. Quando a metà del 1500 la conquista di Creta da parte dei Turchi mise in pericolo il fiorente commercio vinicolo gestito dai veneziani, questi favorirono l’introduzione dei vitigni che costituivano questo vino sulle principali rotte che facevano capo alla Repubblica. Parallelamente, venne chiamato Malvagìa, poi Malvasia, qualsiasi vino prodotto con la tecnica dell’appassimento (per questo esistono oggi almeno 17 varietà di Malvasia del tutto diverse l’una dall’altra). In Emilia, la Malvasia più ricca di personalità, l’Aromatica di Candia, trovò sulle dolci colline di Piacenza suoli ricchi d’argilla e clima temperato, ideali per la maturazione dei suoi grappoli dorati.